📚 Storia & Business 33/2024

🏛️ Dai Van der Beurse a Wall Street: Storia dei mercati azionari 📈 

I mercati azionari che oggi conosciamo – New York 🗽, Parigi 🇫🇷, Londra 🇬🇧, Milano 🇮🇹, Francoforte 🇩🇪, Hong Kong 🇭🇰, Shanghai 🇨🇳, Tokyo 🇯🇵 – e i giganti che li gestiscono – tra i quali NYSE 📊, Euronext 🌍 – rappresentano l’ultima evoluzione della finanza aziendale 💼, oggi completamente disancorata dai luoghi fisici delle negoziazioni che un tempo li caratterizzavano, sorpassati da sofisticati sistemi di gestione digitale 💻 di miliardi di transazioni senza confini geografici 🌐. 

Questi luoghi, che noi comunemente chiamiamo “Borse” 📉 e che in molte città hanno lasciato spazio a luoghi dedicati alla cultura 🎭, all’intrattenimento 🎬 (come nel caso di Bruxelles 🇧🇪 o Anversa), e in altre continuano a mantenere un valore fortemente simbolico del potere finanziario del Paese in cui si trovano (Wall Street in primis) 💸, trovano la loro origine, anche etimologica, nel laborioso, coraggioso e creativo mondo imprenditoriale tardo medievale ⚔️. Per risalire alle origini del concetto e del nome dobbiamo infatti tornare indietro di secoli, fino alla Bruges tardo medievale 🏰, un crocevia di culture, merci e innovazioni finanziarie 💰.

🔄 Bruges: il cuore della finanza medievale

Nel tardo Medioevo 🕰️, Bruges era una delle città più prospere d’Europa 🌍, grazie alla sua posizione strategica 🗺️ e ai suoi collegamenti marittimi 🚢 con il Mediterraneo 🌊 e il Baltico. Questa città delle Fiandre settentrionali divenne un punto nevralgico per il commercio internazionale 💹, grazie anche al declino delle fiere annuali della Champagne 🍾 e all’aumento dei costi di trasporto via terra 🚚. Gli italiani 🇮🇹, che dominavano il commercio nel Mediterraneo, cercavano nuovi mercati per le loro merci 🛍️ e trovavano in Bruges un collegamento ideale con l’Europa settentrionale 🌐. 

Nonostante il fiorente commercio 💸, la maggior parte dei cittadini di Bruges non partecipava direttamente a queste attività. Erano gli albergatori locali 🏨 a giocare un ruolo cruciale 🗝️. Questi professionisti non si limitavano a offrire alloggio e pasti ai mercanti stranieri 🍽️; fornivano spazi per lo stoccaggio delle merci 📦 e, cosa ancora più importante, diventavano intermediari tra i mercanti, facilitando la comunicazione e gli scambi 📜. A quel tempo, non esistevano ancora listini ufficiali di borsa 📜, quindi gli albergatori raccoglievano e diffondevano informazioni sull’economia locale e sui mercati esteri 📈, rendendo possibile il commercio a lunga distanza 🚢.

👑 La famiglia dei Van der Beurse

Una delle famiglie di albergatori più rispettate e influenti di Bruges era la famiglia Van der Beurse 💼. Già nel XIII secolo, questa famiglia gestiva un’osteria chiamata Ter Beurse 🍺, che si trovava sulla piazza principale della città, di seguito denominata il Beursplein 🏛️. Questa piazza divenne ben presto il centro commerciale e finanziario di Bruges 💰. Ogni giorno, mercanti provenienti da tutta Europa 🌍 si radunavano lì per discutere di affari 🤝, scambiarsi cambiali e merci 📜, e condividere preziose informazioni commerciali 📊.

A partire dal 1370, i tassi di cambio di varie città iniziarono a essere pubblicati regolarmente nella Beursplein 💷, e dal 1400 anche i tassi delle principali città commerciali e bancarie d’Europa, come Venezia 🛶, Barcellona 🇪🇸, Londra 🇬🇧 e Parigi 🇫🇷. La piazza attirava notai 📜 e cambiavalute, che aprivano i loro uffici per facilitare le transazioni 💹. Inoltre, le nazioni straniere che commerciavano a Bruges stabilivano lì le loro “case nazionali” 🏛️, che fungevano da consolati, sale riunioni e magazzini 🏢. Ad esempio, i veneziani aprirono una casa nazionale già nel 1322 🕰️, seguiti dai genovesi nel 1397 e dai fiorentini nel XV secolo 🕰️. 

La famiglia Van der Beurse giocò un ruolo così centrale che il nome della loro osteria e della piazza antistante divennero sinonimi di borsa valori 💹 in diverse lingue 🗣️. Il loro stemma, che raffigurava tre borse 💼 (o “beurzen” in fiammingo) piene di monete 💰, divenne simbolo del commercio finanziario 💱. Sebbene l’origine del termine “borsa” 📉 si riferisse alla piazza e non specificamente all’osteria, l’associazione con la famiglia Van der Beurse fu decisiva nel cementare il legame tra il luogo e il concetto di mercato finanziario 📈.

📉 Il declino di Bruges e lo sviluppo di altre piazze finanziarie in Europa

Con il passare del tempo ⏳, la centralità di Bruges iniziò a declinare 📉, e il centro finanziario si spostò ad Anversa 💼. Tuttavia, il modello sviluppato a Bruges, con il Beursplein come fulcro delle attività commerciali 🏛️, fu replicato in altre città europee 🌍. Anversa stessa vide la nascita di una “nuova beurs” e, da lì, il termine si diffuse in Olanda 🇳🇱, Francia 🇫🇷, Italia 🇮🇹, Spagna 🇪🇸, Germania 🇩🇪 e persino in Inghilterra 🇬🇧.

Nel XVI secolo 🕰️, l’idea di un mercato regolamentato e centralizzato prese piede in tutta Europa 🇪🇺. A Lione 🇫🇷, Bordeaux 🇫🇷, Siviglia 🇪🇸, Francoforte 🇩🇪 e Londra 🇬🇧 sorsero borse valori ispirate al modello belga-olandese, che aveva già visto una rapida evoluzione 🚀. Le borse non erano solo luoghi di scambio di merci e cambiali 🧾, ma anche di contrattazione su strumenti finanziari più complessi 🧩, come le obbligazioni di debito pubblico 📉. Tuttavia, mancava ancora un ingrediente fondamentale per far nascere la borsa valori moderna: la compravendita di partecipazioni in imprese commerciali 🏢, ovvero le azioni 📈.

📊 La spinta decisiva: la nascita della società commerciale a responsabilità limitata a partecipazione diffusa

Questo cambiamento avvenne nel 1602 📜, con la fondazione della Compagnia delle Indie Orientali Olandesi 🛳️. Ad Amsterdam 🇳🇱, gli investitori cominciarono a scambiarsi non solo merci 🛍️, ma anche quote di partecipazione nelle spedizioni verso le Indie Orientali 🛳️. La novità stava nella possibilità di possedere una parte della compagnia stessa 📜, piuttosto che finanziare un singolo viaggio 🚢. Questo concetto portò alla nascita della società per azioni 📈 e, di conseguenza, a costituire il presupposto essenziale della borsa moderna 🏛️. 

L’innovazione olandese si diffuse rapidamente in Inghilterra 🇬🇧, dove la Royal Stock Exchange divenne il centro delle attività finanziarie 💷. Tuttavia, a Londra non esisteva un luogo dedicato esclusivamente allo scambio di azioni 📊. Le trattative si svolgevano nelle caffetterie ☕, con la Jonathan Coffee House che divenne il primo vero mercato azionario della città 🏛️. Nel 1698 🕰️, i commercianti trasferirono le loro attività nella Royal Stock Exchange 🏦, dando vita al primo mercato azionario istituzionale dell’Inghilterra 🇬🇧.

🏛️ Il Trasferimento del Potere Finanziario a Wall Street

Mentre l’Europa sviluppava i suoi mercati finanziari 💹, nel Nuovo Mondo 🌎 avveniva un fatto apparentemente insignificante: nel 1653 🕰️, alcuni pellegrini costruirono una palizzata difensiva 🛡️ in una piccola stazione di posta che divenne poi New York 🗽. Quella strada fu chiamata Wall Street 🏦. Un secolo più tardi, Wall Street si trasformò nel centro commerciale della città 📊, ospitando le prime riunioni di mercanti sotto un grande platano 🌳, il Buttonwood Tree. 

Nel 1792 📜, un gruppo di mercanti firmò il Buttonwood Agreement ✍️, creando quello che sarebbe diventato il New York Stock Exchange (NYSE) 🏛️. Da quel momento, Wall Street divenne il cuore del sistema finanziario americano 💰, crescendo insieme allo sviluppo tecnologico e infrastrutturale del Paese 🏗️. 

Nel XIX secolo, l’invenzione del telegrafo 📡 e la costruzione della rete ferroviaria coast to coast 🚂 furono finanziate dai capitali raccolti a Wall Street 💹. La città di New York si affermò come il centro finanziario degli Stati Uniti 🇺🇸, superando gradualmente le altre borse regionali 📉.

Il XX secolo vide la consacrazione di Wall Street 🏛️ come capitale finanziaria globale 🌍. Dopo la Prima Guerra Mondiale ⚔️, con la crescita dell’industria americana e l’espansione dei consumi 🚀, il NYSE divenne il mercato azionario più importante al mondo 🌐.

🏛️ L’eredità di questa storia

Oggi, i mercati azionari 📊 continuano a essere il fulcro del sistema economico globale 🌍. Tuttavia, quel legame con l’economia reale 💼, così chiaro e naturale nella prima formazione dei mercati azionari 🕰️, si è oggi un po’ perso a causa di una eccessiva iper-finanziarizzazione dell’economia 📉. Ma il legame con l’economia reale 🌍, con un buon business sottostante 💼, con una buona impresa 🏢, un buon settore 📊 e buon management 🧠 rappresentano la parte “sana” e affascinante di un’istituzione 🏛️ che ha consentito e tutt’oggi consente agli uomini e alle donne di business di realizzare progetti di investimento ambiziosi 🚀 e rischiosi ⚠️ che in alcun modo si potrebbero realizzare se non con il ricorso ad un capitale di rischio ampio 💰, diffuso 🧩, negoziabile 📜 e desideroso di crescere 🌱, come quello che i mercati azionari consentono di intercettare.