La rapida trasformazione digitale innescata dall’attuale contesto socio-economico ha contribuito anche all’evoluzione della figura del CFO, colui che controlla e gestisce la situazione finanziaria occupandosi al contempo della protezione del business aziendale.
Trasformazione digitale intesa come abilitatore alla riduzione dei tempi operativi e che mettano il CFO nella condizione di reperire dati consistenti sui quali prendere decisioni fondamentali per la pianificazione e definizione di una strategia di controllo e crescita.
Chi è lo smart CFO?
L’evoluzione più rilevante del ruolo dello smart CFO è indubbiamente una maggiore consapevolezza della rilevanza dell’uso della tecnologia.
Se fossimo stati ancora negli anni ’80 avremmo potuto definire il Chief Financial Officer (CFO) come il manager responsabile delle attività finanziarie di un’azienda, ma nell’epoca dell’industria 4.0 il suo ruolo è diventato così rilevante da elevarsi a smart CFO, lo stratega aziendale e il promotore del cambiamento culturale delle organizzazioni.
Il nuovo ruolo dello smart CFO implica ulteriori competenze nell’analisi dei dati e nella capacità di saper tradurre questi dati in informazioni e indicatori strategici rilevanti in tutti gli ambiti anche se non di sua competenza diretta.
Da CFO a smart CFO
Ma, per potersi definire uno smart CFO ed essere in grado di sopravvivere e prosperare in un mondo basato sui Big Data, egli dovrà evolversi e porre la digitalizzazione aziendale dei processi e la Business Intelligence al centro di ogni sua attività o sarà destinato a correre rischi inutili e che potevano essere prevenuti.
Di fronte a un mercato fibrillante e mutevole, di fronte all’evoluzione tecnologica che oggi gioca un ruolo chiave, di fronte all’esigenza di gestire da remoto il lavoro dei propri dipendenti e di fronte alle recenti normative italiane sulle crisi d’impresa, le organizzazioni hanno iniziato a riflettere sulla figura del CFO rivalutandolo a ruolo centrale dell’intera struttura aziendale e ponendolo come leader del change management e partner strategico del CEO.
Per essere in grado di gestire tutte le novità che si sono profilate all’orizzonte, il CFO ha dovuto necessariamente evolversi diventando dapprima resiliente, successivamente antifragile per finire poi con l’evolversi a smart CFO, unica figura ad avere una visione a 360° dell’intera organizzazione e in grado di orchestrare tutte le attività aziendali.
È chiaro però che avere una buona capacità di gestione del personale amministrativo e ottime competenze tecniche non sono sufficienti per definire il CFO uno smart CFO: la sua attività infatti, non si limita più al semplice controllo contabile-amministrativo per redigere il bilancio di fine anno, ma al supervisionare la stabilità finanziaria e al monitorare le performance aziendali divenendo così il vero protagonista del change management.
Questo il motivo per cui lo smart CFO dovrà ricercare soluzioni per la digitalizzazione del reparto amministrativo promuovendo funzionalità di Business Intelligence per il controllo del business e dovrà altresì indirizzare le scelte di investimento del CEO verso l’utilizzo delle più appropriate tecnologie digitali all’interno dell’intera organizzazione aziendale.
Quali strumenti e competenze deve avere a disposizione lo smart CFO per affrontare i cambiamenti in atto e guidare le organizzazioni verso processi decisionali più adeguati?
È quando i dati guidano che arriva la trasformazione nelle imprese.
Per assicurare alle organizzazioni la liquidità necessaria lo smart CFO dovrà disporre in tempo reale di dati aziendali di qualità relativi all’andamento del business e sui rischi a cui l’azienda può andare incontro a seguito di sbagliate decisioni aziendali.
Uno smart CFO, potrà creare valore per l’azienda con l’aiuto e il supporto della digitalizzazione, di nuove piattaforme di analytics e usando strumenti di gestione del reparto AFC ma soprattutto valorizzando le risorse umane, vero capitale umano delle organizzazioni.
Molte sono le software house che, al fianco dei loro clienti come partner e consulenti strategici hanno contribuito alla trasformazione del ruolo dello smart CFO apportando alle loro suite applicative ERP, CPM (Corporate Performance Management) e BPM (Business Performance Management) innovazioni che sfruttano gli assistenti digitali, l’intelligenza artificiale e gli analytics per migliorare il controllo del business e la produttività riducendo contemporaneamente i costi.
Sono loro, le software house che, pur non avendo un approccio da venditori di soluzioni tecnologiche, si preoccupano di fronteggiare con la giusta tecnologia le esigenze di smart CFO e organizzazioni, ciascuna con la propria unicità , la propria specificità , le proprie esigenze di business e con le peculiarità del proprio settore di appartenenza.
Loro quelle con le quali, usando il cloud computing e le tecnologie emergenti, poter parlare di come usare algoritmi di machine learning per fare analisi predittive.
Sempre loro che, attraverso i loro strumenti di Business Intelligence, metteranno a disposizione degli smart CFO piattaforme avanzate in grado di offrire una serie di informazioni e indicatori di crisi costantemente aggiornati che li porranno al centro delle decisioni strategiche aziendali e gli permetteranno di:
efficientare i processi di impresa;
migliorare l’agilità della supply chain;
effettuare analisi predittive;
avere una panoramica generale della situazione finanziaria dell’azienda;
progettare e indirizzare il CEO ai giusti processi decisionali;
fornire in real time informazioni dettagliate;
supervisionare la salute dei fornitori;
creare le giuste connessioni tra i reparti;
mantenere l’appropriata attenzione agli indicatori di rischio;
efficientare i costi oltre il 10%;
monitorare la liquidità ;
anticipare e prevenire eventuali crisi di impresa;
monitorare la capacità dell’azienda di difendersi da eventuali inadempienze dei clienti;
minimizzare in questo modo blocchi che potrebbero destabilizzare l’azienda stessa;
pianificare i migliori investimenti;
promuovere nuove modalità di accesso al credito alternative a quelle tradizionali.
smart CFO: lo stratega aziendale
Oggi più che mai, per reagire rapidamente ai cambiamenti di un mercato liquido, è fondamentale per le organizzazioni un approccio comunicativo in cui il management sia coeso e informato su svariati ambiti del proprio business, un approccio fatto di analisi e di una cultura finanziaria sempre più inserita nei processi decisionali aziendali e che sappia sfruttare tutti gli strumenti a disposizione per gestire la mole di dati e informazioni a supporto delle decisioni.
Una quotidiana interazione tra smart CFO, CEO e CTO sarà essenziale per coniugare la vision tech con gli aspetti finanziari, con il ROI, con l’ottimizzazione e l’utilizzo degli asset e delle persone per far evolvere l’utilizzo della tecnologia in ottica di ritorno degli investimenti.
Alessandro Canese
Executive Partner