Esportare in Russia: guida pratica per affrontare la sfida delle sanzioni

Esportare in Russia è un’opportunità affascinante per molte aziende, ma le sfide sono molte, soprattutto considerando il clima geopolitico attuale. Le sanzioni internazionali hanno reso l’export verso la Russia un terreno ancor più minato, richiedendo una comprensione approfondita delle normative e delle pratiche commerciali.

Aziende in difficoltà e impatto delle sanzioni sul commercio con la Russia

Per le aziende che operano sui mercati internazionali e desiderano penetrare il mercato russo, le sanzioni rappresentano un ostacolo significativo. Molte di queste imprese si trovano ora a fare i conti con una serie di restrizioni commerciali che possono rendere estremamente complesso e rischioso il processo di esportazione verso questo importante Paese.

Secondo i dati più recenti, le sanzioni internazionali hanno inflitto un duro colpo all’economia russa, riducendo significativamente il volume degli scambi commerciali con i Paesi coinvolti nelle misure punitive. Nel corso del 2023, ad esempio, le esportazioni russe verso l’Europa sono scese del 68%, raggiungendo un valore di 84,9 miliardi di dollari.

Perdite economiche e opportunità mancate

Per le aziende che non affrontano adeguatamente il problema delle sanzioni e la complessità dell’export in Russia, le conseguenze possono essere gravi. Oltre alle possibili perdite economiche dovute alla diminuzione delle vendite o alle multe per violazioni delle normative (che, fra le altre cose, hanno una rilevanza sempre maggiore dal punto di vista penale), queste imprese rischiano anche di perdere importanti opportunità di crescita e sviluppo sul mercato russo.

Come affrontare le sfide dell’export in Russia

  1. Analisi approfondita delle normative e programmi di conformità: prima di intraprendere qualsiasi attività di export verso la Russia, è essenziale condurre un’analisi dettagliata delle normative commerciali e delle sanzioni in vigore, al fine di elaborare veri e propri programmi interni di conformità aziendale, che comprendano gli opportuni controlli “oggettivi” e “soggettivi”. In questo processo può essere estremamente utile seguire le indicazioni contenute nella guida predisposta dalla Commissione UE.
  2. Diversificazione dei mercati: considerate la possibilità di diversificare i vostri mercati di export al di fuori della Russia per ridurre la dipendenza da un singolo Paese. Esplorate nuove opportunità in mercati emergenti o in cui siete già presenti, dove le restrizioni commerciali sono meno stringenti. A tal fine vi potete servire della piattaforma “Access2Markets”, messa a disposizione anch’essa dalla Commissione UE, utile per calcolare dazi doganali a destino e verificare i requisiti di accesso ai diversi mercati.
  3. Focus sulla qualità e l’innovazione: Investite nella qualità dei vostri prodotti e servizi, puntando sull’innovazione e sulla differenziazione per mantenere la competitività sul mercato russo. Offrire soluzioni uniche e di valore aggiunto può aiutare a mitigare gli effetti delle sanzioni e a mantenere la fedeltà dei clienti.

Affrontare le sfide con determinazione e prudenza

Esportare in Russia può essere un’operazione complessa, soprattutto considerando la portata delle sanzioni internazionali. Tuttavia, con una strategia ben pianificata e l’aiuto di professionisti del settore, come esperti legali o consulenti specializzati, le aziende possono ancora trovare successo e opportunità di crescita sul mercato russo. Questo perché con la Russia non è vietato fare affari, ma occorre solo farlo nel modo corretto.

Se la tua azienda sta cercando di espandere le sue attività in Russia e ha bisogno di assistenza nell’affrontare le sfide poste dalle sanzioni e da uno scenario geopolitico sempre più complesso, non esitare a contattarci. Siamo qui per offrire supporto personalizzato e soluzioni su misura per le tue esigenze di import/export.