Storia & Business 32/2024 ๐Ÿ“–โœจ

Il tennista che sopravvisse al Titanic ๐Ÿšขโ„๏ธ e diventรฒ campione ๐Ÿ†: la storia di resilienza ๐Ÿ’ช, coraggio ๐Ÿฆ e talento ๐ŸŽพ di Richard Norris Williams.

Le origini

Richard Norris Williams nacque a Ginevra, in Svizzera ๐Ÿ‡จ๐Ÿ‡ญ, il 29 gennaio 1891 ๐Ÿ“…. Suo padre, Charles Williams, un uomo d’affari americano ๐Ÿ‡บ๐Ÿ‡ธ๐Ÿ’ผ, si era trasferito in Svizzera anni prima per motivi di salute ๐Ÿฅ.

Nel 1911, l’allora ventenne aveva giร  vinto il campionato di tennis singolare Swiss Open ๐ŸŽพ๐Ÿ….

Nel 1912, il padre di Richard decise di tornare in America ๐ŸŒŽ, in modo che il figlio Richard potesse frequentare Harvard ๐ŸŽ“๐Ÿ“š e continuare la sua promettente carriera tennistica ๐Ÿ†. Per farlo scelsero di imbarcarsi sul Titanic ๐Ÿšข.

Il tragico viaggio

Era la sera del 10 aprile 1912 ๐ŸŒŒ quando i due si imbarcarono sullโ€™inaffondabile ๐Ÿ›ณ๏ธ, nella fermata di Cherbourg (Francia) ๐Ÿ‡ซ๐Ÿ‡ท.

Poco dopo che il Titanic colpรฌ un iceberg โ„๏ธ alle 23:40 ๐ŸŒ  della tragica notte del 14 aprile 1912 ๐Ÿ˜ฑ, Richard e suo padre si vestirono ๐Ÿ‘”๐Ÿงฅ e lasciarono la loro cabina di prima classe sul ponte C ๐ŸŒŠ. Inizialmente, non rendendosi conto della gravitร  della situazione โš ๏ธ, si diressero prima al bar della nave ๐Ÿท e poi alla palestra ๐Ÿ‹๏ธโ€โ™‚๏ธ dove gli altri passeggeri si stavano radunando per riscaldarsi ๐Ÿ”ฅ.

Lungo la strada superarono uno steward che cercava di aprire la porta di una cabina ๐Ÿšช, in cui si trovava bloccata una donna in preda al panico ๐Ÿ˜จ. Williams, pensando di fare cosa buona e giusta, colpรฌ ripetutamente a spallate la porta della cabina ๐Ÿ’ฅ๐Ÿšช e alla fine la spalancรฒ ๐ŸšชโœŠ, salvo poi sentirsi dire dallo steward che sarebbe stato denunciato per aver danneggiato una proprietร  della White Star Line โš“๐Ÿ›ณ๏ธ. Lโ€™aneddoto ispirรฒ piรน di 80 anni dopo James Cameron ๐ŸŽฌ, che ne fece una scena del suo kolossal ๐ŸŽฅ con Leonardo Di Caprio ๐Ÿง”โค๏ธ e Kate Winslet ๐Ÿ‘ฉโ€๐Ÿฆฐ.

Con l’acqua che saliva ๐ŸŒŠ๐Ÿšข, Richard e il padre lasciarono la palestra, scavalcarono la ringhiera ๐Ÿšง e si gettarono in oceano aperto ๐ŸŒŠ. Il padre di Richard, Charles Williams, fu uno dei numerosi passeggeri schiacciati dal primo dei quattro fumaioli della nave a cadere ๐Ÿ˜ข. L’onda creata dal fumaiolo travolse Richard Williams e lo spinse piรน lontano dalla nave che affondava ๐Ÿšข๐Ÿ’”.

Trovatosi sommerso dalle acque fredde dellโ€™oceano ๐ŸŒŠโ„๏ธ, Richard si spogliรฒ della pesante pelliccia che indossava ๐ŸงฅโŒ e persino delle scarpe ๐Ÿ‘žโŒ. Appena riprese il galleggiamento ๐ŸŒŠโ›ต Richard vide a una ventina di metri di distanza qualcosa che galleggiava ๐Ÿ”ญ๐ŸŒŠ e inizio a nuotare verso di essa ๐ŸŠโ€โ™‚๏ธ. Quel “qualcosa che galleggia” era una scialuppa di salvataggio pieghevole parzialmente assemblata ๐Ÿšฃโ€โ™€๏ธ. Dopo essersi aggrappato per un po’ di tempo al lato dell’imbarcazione semisommersa ๐ŸŒŠ๐Ÿšฃโ€โ™‚๏ธ, riuscรฌ a salire a bordo insieme a circa 30 altre persone ๐Ÿ‘ฅ๐Ÿšฃโ€โ™€๏ธ, con l’acqua all’interno che arrivava fino alla vita ๐ŸŒŠ๐Ÿฆต. Successivamente furono trasferiti sulla scialuppa di salvataggio comandata dal quinto ufficiale del Titanic Harold Lowe ๐Ÿšฃโ€โ™‚๏ธ. Quando la barca dell’ufficiale Lowe raccolse il gruppo di naufraghi di cui faceva parte Richard, solo undici di loro erano ancora vivi ๐Ÿ˜”, tutti gli altri erano morti di freddo ๐Ÿฅถ.

Tre ore dopoโณ, Richard fu trasferito insieme agli altri sopravvissuti sulla nave di soccorso Carpathia ๐Ÿšข๐Ÿ†˜. Dei 2240 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo del Titanic, solo 706 sopravvissero ๐Ÿ›ณ๏ธ๐Ÿšจ. Richard Williams fu uno dei pochi fortunati ๐Ÿ€, ma era in cattive condizioni, entrambe le gambe erano state cosรฌ colpite dal congelamento che il medico ufficiale del Carpathia gli disse che avrebbero dovuto essere amputate ๐Ÿฅ๐ŸฆตโŒ.

Il giovane Williams si rifiutรฒ e le cronache scritte narrano che tale rifiuto fu accompagnato da una frase profetica โœ๏ธ๐Ÿ”ฎ: “Ne avrรฒ bisogno” ๐Ÿฆต๐Ÿ†.

Nei successivi quattro giorni ๐Ÿ“†, prima che il Carpathia attraccasse a New York ๐Ÿ—ฝ, ogni due ore Williams camminรฒ intorno ai ponti fino a quando la circolazione tornรฒ normale nelle sue gambe ๐Ÿƒโ€โ™‚๏ธ. Nel giro di poche settimane fu addirittura in grado di tornare di nuovo sui campi di tennis per riprendere gli allenamenti ๐ŸŽพ๐Ÿ’ช.

Incredibilmente, solo nove settimane dopo il disastro ๐ŸŒŒ๐Ÿšข, con i pantaloni lunghi che nascondevano le gambe ancora gravemente scolorite ๐Ÿ‘–, stava giocando nel torneo di tennis Longwood Bowl a Boston ๐ŸŽพ๐Ÿ†. Ancora piรน incredibile รจ il fatto che il suo avversario, Karl Howell Behr, fu anche lui un sopravvissuto al Titanic ๐Ÿšข๐ŸŽพ.

Il rivale

Sei anni piรน anziano di Williams, nato a New York ๐Ÿ‡บ๐Ÿ‡ธ, Behr era giร  una star del tennis ๐ŸŒŸ๐ŸŽพ quando si imbarcรฒ sul Titanic ๐Ÿšข. Fu finalista di singolare nel Campionato Nazionale degli Stati Uniti del 1906 (ora US Open) ๐Ÿ† e, con Beals Wright, fu battuto dalla coppia australiana Norman Brookes e Tony Wilding nella finale di doppio di Wimbledon del 1907 ๐ŸŽพ๐Ÿ‡ฆ๐Ÿ‡บ, un risultato che ribaltarono nella finale di Coppa Davis due settimane dopo ๐Ÿ†๐Ÿ‡บ๐Ÿ‡ธ.

Ma non era stato il tennis a portarlo sul Titanic ๐ŸŽพโŒ๐Ÿšข. Fu lโ€™amore ๐Ÿ’•. Behr, 27 anni, che di prima professione faceva lโ€™avvocato nel settore bancario ๐Ÿ“šโš–๏ธ๐Ÿ’ผ, stava corteggiando la ventenne Helen Monypeny Newsom, un’amica di sua sorella ๐Ÿ‘ฉโ€โค๏ธโ€๐Ÿ‘จ. La madre di Miss Newsom, Sarah, che aveva sposato Richard Beckwith dopo la morte del marito Logan Newsom ๐Ÿ‘ตโค๏ธ๐Ÿ‘ด, non era favorevole all’unione ๐Ÿ’” e aveva portato sua figlia in un viaggio in Europa per mettere una certa distanza tra lei e Behr ๐ŸŒโœˆ๏ธ. Imperturbabile, Behr inventรฒ un viaggio d’affari in Germania ๐Ÿ‡ฉ๐Ÿ‡ช, dove incontrรฒ il gruppo Beckwith-Newsom e quando i Newsom prenotarono il viaggio di ritorno negli Stati Uniti sul Titanic ๐Ÿšข๐Ÿ‡บ๐Ÿ‡ธ, fece lo stesso ๐Ÿ’๐Ÿ›ณ๏ธ. Aveva una cabina sul ponte C ๐Ÿšข; i Newsom ne avevano due sul ponte D, vicino al punto in cui l’iceberg colpรฌ la nave ๐ŸŒŠโ„๏ธ๐Ÿšข. Sia Behr che la signorina Newsom si salvarono ๐Ÿ›Ÿ e poi si sposarono rimanendo insieme per 36 anni ๐Ÿ‘ฐโ€โ™‚๏ธโค๏ธ๐Ÿคต fino alla morte di Behr nel 1949, all’etร  di 64 anni ๐Ÿ•Š๏ธ.

Si racconta che Williams riconobbe Behr sul ponte del Carpathia ๐Ÿ›ณ๏ธ๐Ÿ‘€, ma i due non parlarono ๐Ÿค. Il loro primo vero incontro fu sui campi da tennis del Longwood Challenge ๐ŸŽพ, solo nove settimane dopo il disastro ๐ŸŒŒ๐Ÿšข. Il piรน giovane e atletico Williams vinse i primi due set 6-0 9-7 ๐ŸŽพ๐Ÿ† prima che l’esperto Behr lo logorasse ๐Ÿƒโ€โ™‚๏ธ๐ŸŽพ, finendo per vincere i successivi tre 6-2 6-1 6-4 ๐Ÿ†.

Si sarebbero incontrati di nuovo nei quarti di finale degli US Nationals del 1914 ๐ŸŽพ๐Ÿ‡บ๐Ÿ‡ธ, questa volta Williams vinse 6-2 6-2 7-5 ๐ŸŽพ๐Ÿ†. La partita segnรฒ l’inizio della fine della carriera di Behr ๐ŸŽพโŒ. Si ritirรฒ dopo una sconfitta al primo turno nei Campionati Nazionali statunitensi del 1919 ๐ŸŽพ๐Ÿ†โŒ. Behr รจ stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1969 ๐Ÿ†๐Ÿ….

Da sopravvissuto a campione

La carriera di Williams, nel frattempo, prese il volo โœˆ๏ธ. Vinse il singolare maschile dei Campionati Nazionali statunitensi nel 1914 ๐Ÿ†, e di nuovo nel 1916 e il doppio nel 1925 e nel 1926 ๐Ÿ†๐Ÿ†, cosรฌ come il doppio di Wimbledon nel 1920 ๐ŸŽพ๐Ÿ† e, con Hazel Hotchkiss Wightman, il doppio misto alle Olimpiadi di Parigi del 1924 ๐ŸŽพ๐Ÿ…๐Ÿ‡ซ๐Ÿ‡ท. Fece anche parte della squadra statunitense cinque volte vincitrice della Coppa Davis ๐ŸŽพ๐Ÿ†๐Ÿ‡บ๐Ÿ‡ธ e si classificรฒ tra i primi 10 giocatori di singolare del mondo, tra il 1912-14 e il 1919-23 ๐Ÿ…๐ŸŒ.

Combattรฉ la Prima guerra mondiale ๐Ÿช–, in Francia ๐Ÿ‡ซ๐Ÿ‡ท, ed fu insignito del Chevalier de la Legion d’Honneur e della Croix de Guerre ๐ŸŽ–๏ธ๐Ÿ….

Williams divenne successivamente un banchiere d’investimento di successo ๐Ÿ’ผ๐Ÿ’ฐ e per 22 anni fu presidente della Historical Society of Pennsylvania ๐Ÿ›๏ธ๐Ÿ“œ. Inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1957 ๐Ÿ†๐Ÿ…, morรฌ nel giugno 1968, all’etร  di 77 anni ๐Ÿ•Š๏ธ.

Pare che il giornalista del New York Times ๐Ÿ“ฐ๐Ÿ—ฝ, Al Danzig, scrisse di lui che, nei suoi giorni migliori, era imbattibile sotto tutti i punti di vista ๐Ÿ†๐Ÿ†, colpendo sempre con coraggio ๐Ÿฆ, sempre per vincere, non sapendo cosa significasse temporeggiare ๐ŸŽพ.

Cosa possiamo imparare dalla storia di Richard Williams

Il racconto di Richard Williams, sopravvissuto al disastro del Titanic ๐ŸŒŠ๐Ÿšข e tennista di successo ๐ŸŽพ๐Ÿ†, offre preziose lezioni per gli imprenditori moderni ๐Ÿ“ˆ, che oggi potrebbero finire sotto lโ€™etichetta di โ€œresilienzaโ€ ๐Ÿ’ช: non arrendersi mai, anche di fronte alle avversitร  piรน estreme ๐Ÿ˜ค๐Ÿ’ฅ, adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle nuove circostanze ๐Ÿ”„๐ŸŒŸ, comportarsi con coraggio ๐Ÿฆ e prendere decisioni difficili in momenti di crisi โš–๏ธ๐Ÿ’ช.

Il Tennista campione del Titanic giocava ogni punto senza paura ๐Ÿ’ช, letteralmente come chi gioca sapendo che potrebbe anche non avere un domani ๐ŸŒ….