😅Se pensiamo all’imprenditore moderno che (giustamente) reclama stabilità, trasparenza, sicurezza, viene da sorridere e sollevarsi di fronte a tale confronto …

📈💡Ciò nonostante, quel periodo storico è stato testimone della nascita (e a volte rovinosa caduta) di una vasta classe imprenditoriale di successo, a volte più effimero a volte più duraturo, ma comunque portatrice di un progresso nell’umanità e da cui ancora oggi si attinge nell’utilizzo di strumenti di business, validi a dispetto del passare del tempo

⁉ Quali erano allora le caratteristiche di questo super (business) man dell’epoca?

💭Ce lo dice un anonimo contemporaneo di Francesco Datini:
“A voler essere mercatante ispezialmente tre cose a bisognio avere cioè senno, pratica e denari”

🧠Senno: cultura d’impresa (saper leggere e interpretare i momenti, le opportunità le minacce con i propri occhi e la propria testa), prudenza (evitare di fare il passo più lungo della gamba), diffidenza (essere l’avvocato del diavolo di se stesso, dinanzi ad ogni nuova opportunità), profilo basso (non esagerare nei fasti ma nemmeno lesinare nell’investire in ciò che veramente fa muovere il business … collaboratori, clienti, stakeholders)

🛡️Pratica: conoscenza del prodotto o servizio che si ambisce a vendere

💰Denari: avere una buona base di capitale di rischio (già allora si era capito che giocare con la leva finanziaria poteva essere letale)

🌍E se poi si voleva lavorare oltre confine, a queste andavano aggiunte altre abilità:

🌐Gestione del rischio cambio
💬Conoscenza delle lingue e delle culture straniere
🤝Abilità nella relazioni diplomatiche con le autorità estere
🏃‍♂️ Capacità di prendere velocemente le decisioni richieste dal caso

Davvero un SUPER (BUSINESS) MAN! 🦸‍♂️

E come ogni supereroe che si rispetti, per affrontare queste sfide si dotava di strumenti di lavoro adeguati a tale scopo …
Ma di questo aspetto parleremo nel post della prossima settimana 🚀
#historylesson