Storia & Business 27/2024
Bernardo Buontalenti: Il visionario che nel Rinascimento “prese tutti per il palato” ✨🏰
Bernardo Buontalenti, vero nome Bernardo Timante Buonacorsi (Firenze, 1531 – Firenze, 6 giugno 1608), è stato un architetto, scultore, pittore, ingegnere militare e scenografo italiano 🎨🔨.
Con la sua lunga ed operosa attività presso la corte granducale fiorentina, fu uno degli artisti più importanti ed influenti della seconda metà del Cinquecento e personaggio chiave dell’epoca del manierismo fiorentino 🏛️🌟.
Rimasto illeso da ragazzo da una frana in Costa San Giorgio che travolse la sua casa e la sua famiglia 🌧️🏡, entrò fin da ragazzo al servizio della corte granducale e divenne allievo del Vasari e del pittore Salviati. Fu anche ammiratore dell’architettura di Michelangelo e delle opere di Ammannati. Fu fortemente legato alla personalità di Michelangelo ed in genere al Rinascimento toscano.
La sua formazione fu eccezionalmente completa e gli permise di estendere le sue competenze anche alla scenografia, sotto la guida di Vasari 🎭. Ancora giovane ebbe l’onore di partecipare agli allestimenti effimeri per le onoranze pubbliche di Michelangelo, con una tela di grandi proporzioni raffigurante i grandi fiumi del mondo 🌊🌍.
Figura poliedrica, collaborò con Niccolò Tribolo e Vasari ai più importanti cantieri granducali. Dopo la loro morte, subentrò alla sovrintendenza per il completamento, ad esempio, degli Uffizi 🎨🛠️ e del complesso di Palazzo Pitti e giardino di Boboli 🏛️🌳. Intorno al 1564 fu tra i collaboratori di Baldassarre Lanci, completando la sua formazione con la conoscenza della fortificazione alla moderna a cui si era appassionato 🏰, tanto che Vasari sembra rimproverarglielo, avendo trascurato la pittura in cui ben prometteva.
Tra le opere autonome eseguite per Francesco I si ricordano il Palazzo di Bianca Cappello (1568), il Casino di San Marco (1574) la Villa medicea di Pratolino (1569-75) nonché la ristrutturazione di diversi edifici della famiglia 🏛️🏡. Come ingegnere militare si occupò della fortificazione del Forte Belvedere a Firenze e delle mura di Pistoia, Sansepolcro, Grosseto, Prato, Portoferraio e Napoli ⚔️🛡️. Dal 1575 lavorò al progetto per la città di Livorno.
Da non dimenticare, infine, l’attività di scenografo e di ideatore di apparati effimeri per giochi e spettacoli 🎉🎆. Fu anche disegnatore di oggetti di ceramica, arredo e oreficeria 🎨🏺.
Gravemente malato, continuò ad operare nella sua casa di via Maggio dove accoglieva un circolo di intellettuali ed artisti 🏡🎨. La sua magnanimità lo trascinò sul lastrico e solo grazie ad una rendita concessagli dal Granduca non morì in miseria.
Si narra che i primi al mondo a produrre il vero gelato, cremoso e ghiacciato come lo conosciamo oggi, furono i fiorentini nel XVI secolo 🍦.
Fu in occasione della visita di una delegazione spagnola che il Granduca Cosimo I de’ Medici diede incarico a Bernardo Buontalenti di organizzare dei festeggiamenti particolari, che potessero stupire i rappresentanti del Re di Spagna per ben predisporli ad appoggiare la sua intenzione di incamerare Siena nel suo ducato 🤝.
Il Buontalenti, da personaggio creativo quale era, fu regista di spettacoli e di fuochi d’artificio e preparò un programma di festeggiamenti come non si erano mai visti 🎇🎆.
Volle stupire gli invitati con nuove e straordinarie vivande, i “favolosi dolci ghiacciati”, realizzati con una nuova ricetta a base di latte, miele, tuorlo d’uovo e un tocco di vino, aromatizzati con bergamotto, limone e arancia, e, per la prima volta, arricchiti da una preziosissima spezia che arrivava dalle Americhe appena scoperte: lo zucchero 🍋🍯🥚. La crema ottenuta veniva fatta refrigerare per mezzo di un meccanismo e di una miscela di sua invenzione 🍦🔬.
Nacque così quel gusto che, ancora oggi, porta il nome del suo creatore: un gelato dalle origini antichissime, dove crema, panna e fiordilatte si fondono armoniosamente 🍨🍦.
Oggi il gusto Buontalenti si può mangiare ancora in Toscana. La gelateria Badiani ne conserva la tradizione 🍦.
In occasione di un concorso indetto nel 1979 da alcuni commercianti della città per celebrare il famoso artista fiorentino, la gelateria di viale dei Mille partecipò con questo antico gusto, sbaragliando tutti gli altri concorrenti 🏆🍨.
Dalla storia del Buontalenti e dalla sua ingegnosa ricerca, manifestatasi perfino nella creazione del gelato come siamo abituati a guastarlo oggi, possiamo trarre alcuni utili insegnamenti per imprenditori e manager di oggi.